Un giovane serbo lascia la propria terra e la famiglia per sfuggire alla guerra. Arrivato in Italia, deve affrontare molte difficoltà soprattutto in ambito lavorativo, ma riesce a non perdere la speranza nel futuro.
...E il profumo delle rose e il frinire delle cicale
Belinda Ingenito
Una donna, nata nella ex DDR da genitori italiani che tornano in Italia quando lei è piccolissima, per alcuni anni vive tra la Campania e la Lombardia. La ricerca di lavoro però porta di nuovo la famiglia a emigrare e a dodici anni Belinda approda a Parigi. Le difficoltà che incontra sono numerose, ma riesce a studiare e a trovare un impiego. Il suo percorso nel mondo del lavoro si snoda tra Francia e Italia, dove rientra per alcuni periodi e della quale ha spesso nostalgia, la vede cambiare diverse occupazioni e termina con il pensionamento poco dopo l'inizio del nuovo millennio.
Estremi cronologici
1945
-2002
Tempo della scrittura
Inizio presunto: 2002-2019
Fine presunta: 2000-2019
Testimonianza di una pensionata, per tanti anni operaia in una fabbrica di concia delle pelli: alla discriminazione sessuale si aggiunge quella per l'attività politico-sindacale, osteggiata dall'azienda, interessata solo alla produzione e non ai diritti dei lavoratori.
L'autrice racconta la sua travagliata infanzia, trascorsa tra povertà, malattie e violenze, costretta spesso a difendere la mamma dal marito autoritario. Fin da giovane di inserisce nell'ambiente politico, entrando in gruppi che manifestano per la pace, per i diritti delle donne e contro le ingiustizie sociali. Incontra il grande amore che sposa presto anche se lui deve fare il militare. Quando lui muore si dedica ai nipoti, che portano nuova gioia alla sua vita.