Tredicenne, educata in un collegio di Salesiane ed intrisa della cultura fascista del tempo, scrive il suo diario durante l'estate del 1943: le ansie per la guerra giunta sul suolo patrio, i profondi sentimenti religiosi e patriottici si mescolano con il vissuto quotidiano e la dolcezza dei ricordi dell'infanzia.
Affresco bello e intenso di un'umanità smarrita, affamata e impaurita dai combattimenti che avanzano: l'istinto di sopravvivenza fa accettare condizioni di vita degradate nella promiscuità delle grotte, atavici rancori sociali inducono a rivendicazioni e vendette, mentre le storie delle persone e delle famiglie si intersecano nella fatica della sopravvivenza quotidiana tra grandi egoismi e piccole forme di solidarietà nel contesto di una guerra che porterà profondi mutamenti, sociali e politici, non sempre apprezzati dalla raffinata autrice.
Diario di un ufficiale toscano, scritto dal fronte, durante la Prima Guerra Mondiale. Perdute le parti riguardanti le azioni di guerra rimangono gli appunti degli spostamenti, le licenze, gli amici e le considerazioni personali riguardanti gli eventi.
In cammino per la libertà. Diario dal 25 luglio 1943 alla Liberazione
Furio Aceto
Nato a Saluzzo in provincia di Cuneo nel 1921, nel 1942 frequenta la scuola di Cavalleria a Pinerolo. Nel ’43 si sposa con Vittorina poco prima della caduta di Mussolini: l’epilogo dell’8 settembre è già nell’aria e Furio viene richiamato con il suo Reggimento, il Lancieri Vittorio Emanuele II, a difendere Roma. Quando scatta l’occupazione nazifascista Furio partecipa alla fragile difesa di Roma, portando in salvo lo stendardo del reggimento. Ma il Regio esercito si dimostra incapace di una resistenza organizzata. Posto di fronte al bivio generazionale sulla scelta da compiere, Furio espone le sue perplessità. Passando attraverso non pochi tormenti, alla fin...