Colpito da paralisi nel 1971 l'autore scrive ogni giorno in un'agenda come trascorre le giornate. Costretto a rimanere in casa, solo qualche uscita in carrozzella ai giardini o in Chiesa, accompagnato dalla moglie, trova conforto nelle saltuarie visite di parenti e amici che rompono la monotonia delle giornate.
L'autrice inizia a lavorare giovanissima come educatrice in Istituti per persone disabili. Parla delle proprie esperienze, delle diverse modalità di approccio con i pazienti, dei successi e delle delusioni.
L'autrice è affetta da maculopatia e nel giro di breve tempo diventa cieca. Scrive le sue memorie al computer per raccontare il progressivo adattamento a questa condizione. Racconta come affronta la perdita della vista mantenendo la propria autonomia e cercando di aiutare gli altri attraverso un'Associazione che distribuisce libri vocali e diffonde iniziative di supporto per chi soffre della stessa malattia.
La vita dell'autrice si stravolge a nove anni dopo la scoperta di una malattia che in futuro si scoprirà essere la distrofia muscolare. Le estenuanti visite specialistiche, le prime diagnosi errate (leggera scoliosi) e l'uso di dispositivi di correzione invasivi come il busto e il letto di posizione sgretolano la spensieratezza della piccola Paola, che subisce anche le violenze verbali delle coetanee. L'avanzare della malattia la costringe ad abbandonare gli studi ma non perde la voglia di vivere, per se stessa e per chi le vuole bene, a partire dal padre. Una breve rinascita, seguita da nuovi ricoveri e cure sperimentali, pellegrinaggi e presunte terapie mi...