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Nina Montedoro

Nina Montedoro

Nata in Turchia rimane orfana a due anni. Viene in Italia con la nonna e trascorre l'infanzia in orfanotrofio. Affronta poi il fascismo, la guerra e la liberazione. Ha un figlio che morirà a ventidue anni di leucemia. Ora vive in una casa di riposo.
Estremi cronologici
1920 -2003
Tempo della scrittura
2004
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 14
Collocazione
MP/T2

[...] Mio caro Franco

AA.VV.

Durante la guerra Franco Levi, ingegnere ebreo, da Modena è rifugiato in Svizzera con la famiglia. Internato in un campo di lavoro continua a ricevere notizie e tenere rapporti con amici e famigliari per mezzo della numerosa corrispondenza.
Estremi cronologici
1944 -1947
Tempo della scrittura
1944 -1947
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 375
Collocazione
E/Adn2

[...] Mia cara Luisa

Benvenuto Donati

Un docente universitario ebreo di Modena scrive alla moglie e alla figlia dal 1929 al 1944. Racconta la sua vita quotidiana e la degenza nell'ospedale di Ramiola, in provincia di Parma, durante una fase precaria della sua salute.
Estremi cronologici
1929 -1944
Tempo della scrittura
1929 -1944
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 870
Collocazione
E/Adn2

Finis Transilvaniae

Eva Mairovitz

Nata in Transilvania in un'agiata famiglia borghese, dopo la perdita del padre e il secondo matrimonio della madre, studia all'Accademia di Belle Arti di Vienna e poi di Budapest, dove si stabilisce definitivamente. Sposatasi con un avvocato milanese, si trasferisce di nuovo: nella memoria di una pittrice ebrea, l'incontro con la cultura italiana, l'esilio in Svizzera e il legame con la sua terra d'origine, in parte affievolitosi con la perdita della madre.
Estremi cronologici
1910 -1965
Tempo della scrittura
2004 -2005
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Originale autografo: 1
Trascrizione a mano: 1
Consistenza
pp. 70
Collocazione
MP/06

I miei ricordi

Lea Maestro

Nata da padre ebreo e madre cattolica, vive l'infanzia, durante la guerra, tra Firenze e l'Impruneta, senza troppo risentire delle persecuzioni razziali. Due soldati tedeschi, ospitati per breve tempo, mentre il padre è lontano, salvano lei e la madre da un rastrellamento.
Estremi cronologici
1933 -2004
Tempo della scrittura
1985 -2004
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 76
Collocazione
MP/06

I miei ricordi

Bruno Rossi

Un giudice di pace in pensione racconta l'infanzia prima a Bari e poi a Napoli, accanto a un padre dispotico, che muore quando lui ha undici anni. Accenna una partecipazione marginale alle quattro giornate di Napoli, e ai moti di piazza che si scatenano dopo il Referendum del 1946. Dopo una laurea in giuriusprudenza lavora prima come ufficiale, poi come ispettore delle Poste. Un breve periodo lavorativo in Somalia coincide con la crisi del primo matrimonio.
Estremi cronologici
1927 -2004
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 42
Collocazione
MP/06

La grande casa rossa

Pier Giorgio Mora

Ricordi di un'infanzia passata nella casa dei nonni, in Valsesia, dove rimane durante il periodo bellico: la morte della sorellina appena nata per mancanza di assistenza medica, l'educazione culturale di Don Pietro, i rastrellamenti fascisti e le ritorsioni dei partigiani a guerra finita, l'ordine ristabilito dal padre, nominato Sindaco da questi ultimi.
Estremi cronologici
1939 -1946
Tempo della scrittura
1980 -2005
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 107
Collocazione
MP/06

A Marco

Sonia Oberdorfer

A distanza di tanti anni dallo svolgersi degli eventi, un'ex insegnante elementare di religione ebraica, ricorda alcuni dei momenti più importanti della propria vita: figlia di un capostazione e con una madre sofferente di crisi depressive, vive circondata dall'affetto di nonni e zii. Sfollata durante la guerra e capace di adattarsi ai lavori più umili, segue la sorella a Genova, quando lei vi si trasferisce: entrambe ricostruiscono il loro " nido familiare".
Estremi cronologici
1918 -1955
Tempo della scrittura
1987 -1990
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 28
Collocazione
MP/06

Diciamo pane al pane

Giorgio Soppelsa

Figlio di madre ebrea, l'autore ripercorre la propria storia, dall'infanzia in una famiglia della piccola borghesia veneziana, poi nelle valli delle Dolomiti: vive la guerra, le persecuzioni, gli sfollamenti e il faticoso dopoguerra, interrogandosi profondamente sugli eventi epocali che hanno segnato la sua vita e quella di tutta la società italiana del secondo Novecento.
Estremi cronologici
Inzio: 1940
Fine presunta: 1990-1999
Tempo della scrittura
1996 -2006
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 301
Collocazione
MG/07

Storia di Lotte

Lotte Dann

L'autobiografia di un'ebrea tedesca, trasferitasi in Italia per potersi laureare in medicina, poi in Inghilterra per sfuggire le leggi razziali: sposatasi con un italiano, vanno a vivere a Roma dove lui è giornalista ed insegnante universitario. Diventata madre, continua a lavorare come traduttrice: rimasta vedova è sostenuta dalla famiglia, che non le farà mai mancare la propria presenza.
Estremi cronologici
1912 -1995
Tempo della scrittura
1986 -1998
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 92
Collocazione
MP/Adn2