Gli studenti di una scuola media del fiorentino tengono un diario di classe dove a turno raccontano le varie attività svolte in classe e qualche loro fatto personale.
Dall'8 settembre 1943 un ragazzino toscano scrive un diario dove annota giorno dopo giorno l'andamento della guerra sia a livello locale - coi ripetuti bombardamenti di Firenze e dei centri urbani della Val d'Elsa, la liberazione di Firenze e l'arrivo delle truppe alleate - sia nazionale e internazionale, riportando le notizie apprese dalla radio.
Una donna racconta la complicata storia di tossicodipendenza del figlio e il grande dolore patito nel corso degli anni, culminato nel lutto per la sua prematura scomparsa. Rivolgendosi a lui con grande amore nello scritto che gli dedica, racconta i suoi tentativi di disintossicazione, gli alti e bassi della sua vita privata e professionale, la passione per i viaggi, i problemi medici, l'affetto per la figlia. Nel ripercorrere il percorso durissimo che l'intera famiglia si trova ad affrontare, espone anche le difficoltà legate al sistema sanitario e alle realtà deputate alla cura delle dipendenze.
Una donna toscana nata negli anni Sessanta fin da giovanissima tiene un diario e scrive e riceve numerose lettere, dedicandosi alla scrittura autobiografica per oltre trent'anni.