I membri di una famiglia di origine siciliana si scambiano lettere nel corso di oltre cinquant'anni. La maggior parte delle missive - scritte e ricevute anche da amici e colleghi - è opera di due fratelli, entrambi ufficiali dell'Esercito: uno di loro ha combattuto la Grande Guerra ed è un magistrato militare, l'altro presta servizio in Albania (dove nei primi anni Trenta è a capo della Scuola allievi sottufficiali di Tirana), poi in Africa durante la Guerra italo-etiopica e infine di nuovo in Albania. I temi della scrittura sono sia professionali sia privati e le lettere evidenziano il forte legame e il profondissimo affetto che lega i membri della famiglia...
Un uomo, combattente nella Grande Guerra e poi magistrato militare, scrive diari, note e appunti nel corso di sessant'anni, affidando alla carta pensieri, ricordi e annotazioni varie.
Un uomo nato ai primi del Novecento tiene un diario fin dall'infanzia e per circa mezzo secolo affida alle sue pagine la cronaca della propria vita e la narrazione delle vicende storiche e politiche nazionali e internazionali. Funzionario ministeriale, in epoca fascista presta servizio nelle colonie e rientra in Italia nel dopoguerra, proseguendo la sua professione e mantenendo un fortissimo amore per la Patria. Marito e padre, si dedica alla famiglia - superando momenti difficili tra i quali la morte prematura della prima moglie - e coltiva i propri passatempi, in particolare la pittura e il modellismo.