Un militare pugliese presta servizio durante la Grande Guerra. Chiamato alle armi quando è già sposato e padre di quattro figli, vive con grande nostalgia e preoccupazione la lontananza da loro. Negli anni passati al fronte molte sono le difficoltà e le privazioni cui è sottoposto, immerso in una situazione di costante pericolo in cui più volte pensa che per lui sia giunta la fine.
Estremi cronologici
1915
-1919
Tempo della scrittura
Inizio presunto: 1920-1960
Fine presunta: 1920-1960
Nel contesto dello sbarco alleato a Salerno, il Sergente Nahum, partito da Fort Ritchie nel Maryland, viene dislocato in qualità di interprete nell'AMGOT, istituzione che si occupa del governo militare alleato dei territori occupati. In un breve ma intenso diario, nello sfondo delle operazioni militari, descrive la condizione in cui versa il territorio campano, le modalità con le quali l'esercito americano gestisce le numerose problematiche civili e le amministrazioni locali, i contatti con la resistenza attiva nelle regioni del centro-nord del paese, i momenti di svago, che pure si presentano, in momenti tanto drammatici.
Durante la Seconda guerra mondiale un alpino scrive lettere alla donna amata, che sposa nell'estate del 1942. Inviato in servizio in Grecia prima del matrimonio e in Russia pochi giorni dopo le nozze, continua a corrispondere con la moglie fino al Capodanno 1943, giorno della sua ultima lettera. Deceduto nel corso della ritirata, risulta a lungo tra i dispersi in guerra.