Un agronomo di Morbegno parte per il Togo e il Benin, come volontario di un 'organizzazione non governativa che collabora con religiosi: contrae la malaria, che lo costringe ad anticipare il rientro in Italia.
Fatima vive un'infanzia molto difficile e conosce la violenza fin dalla più tenera età. Giovanissima, lascia la famiglia e il suo Paese di origine, diventa madre, vive esperienze durissime ma è determinata a non arrendersi. La memoria è frutto di un racconto orale rielaborato in forma scritta da persona diversa dall'autrice.
Un giovane beninese scappa dal proprio Paese per motivi religiosi e insieme a un amico giunge in Libia. L'amico viene ucciso, mentre lui riesce ad arrivare in Italia attraversando il Mediterraneo.
Un giovane senegalese emigra per la prima volta mentre è ancora studente e trascorre il tempo delle vacanze estive in Gambia, lavorando come venditore d'acqua. A ventisei anni decide di nuovo di lasciare il Senegal e dopo un viaggio di una ventina di giorni arriva a Douala, in Camerun, dove si unisce alla comunità dei senegalesi.
Un giovane nigerino lascia il proprio Paese di origine negli anni Venti del Duemila in seguito ad attacchi terroristici che hanno gravi conseguenze su di lui e sulla sua famiglia. L'Italia è per lui il luogo della speranza, si sente accolto e spera di poter costruire un avvenire migliore per sé e per i propri cari.