Gli episodi salienti della prigionia in Germania di un marchigiano che diventerà impiegato della Banca d'Italia: le umiliazioni inflitte anche dalla popolazione locale, che considerava gli italiani traditori.
Testo suddiviso in tre parti: un diario dal settembre al novembre 1943 in cui l'autore racconta la cattura e il periodo di prigionia, una memoria che termina con il rientro in Italia e quattordici lettere dei familiari. Catturato dai tedeschi dopo l'8 settembre viene deportato in Germania. Qui grazie alla sua padronanza nel cucire riesce, in cambio di piccoli lavori, a ottenere un trattamento più umano. La buona considerazione da parte dei tedeschi li fa avere un lavoro come costumista presso il teatro di una città vicina al campo. Trasferito ad Halle, ospite di un bancario fino all'arrivo degli Americani e poi dei Russi. In Germania conosce la futura moglie...
L'autore, nato nel 1924 a Bagnacavallo (RA) racconta il periodo che va dall'infanzia alla giovinezza, l'arruolamento durante la Seconda guerra mondiale come marconista, l'8 settembre e la prigionia in Germania, la liberazione da parte dei Russi e le peripezie per tornare in Italia.