Da Milano a Milano, fra i diciotto e i vent'anni di età, nei campi di internamento e di lavoro svizzeri per sfuggire alla leva della Repubblica fascista, e poi nella fugace parentesi della Repubblica partigiana della Val d'Ossola, sognando la rivoluzione proletaria e il rispetto della persona umana.
Appassionato di musica e di pittura, un pensionato racconta la sua vita divisa a metà fra l'aspirazione artistica e gli obblighi di lavoro per procurare il pane alla famiglia.
Ricordi di un perito chimico industriale che ha lavorato per molte ditte in Italia e fuori. Viaggi che lo portano lontano dalla moglie e dai figli, finchè la pensione lo restituisce ai suoi hobby: pittura, musica e operetta.
Un'insegnante milanese racconta il periodo della guerra, vissuta da adolescente. Un ricordo indelebile quello dei bombardamenti, dello sfollamento e del dolore per la famiglia divisa, visto che il padre era lontano per lavoro e il fratello esule in Svizzera.