Il detentore del nastro più lungo del mondo (tre volte il giro della terra) omologato dal Guinnes international records, racconta la propria vita durante una lunga degenza in ospedale per tumore maligno.
Una casalinga all'età della pensione si mette a scrivere i suoi ricordi semplici di vita di paese nel periodo dell'adolescenza, degli anni Trenta e Quaranta. La famiglia e la campagna sono protagoniste di un periodo di vita fatto di piccole cose, segnate dalla povertà e dalla capacità di adattarsi alle situazioni.
In occasione del compimento degli ottant'anni, un uomo ripercorre la sua vita a partire dall'infanzia nelle campagne dell'alta Umbria. Una grave malattia che lo colpisce in gioventù, il trasferimento al Nord, il lavoro, il matrimonio e la paternità, il pensionamento, il volontariato e il tempo dedicato al racconto di sé sono gli aspetti principali della sua scrittura autobiografica.