Un giovane diciassettenne racconta al suo diario la guerra vissuta attraverso i giornali e Radio Londra; i commenti delle battaglie, la paura delle incursioni aeree, la solidarietà con i partigiani nell'attesa degli Alleati il cui arrivo sembra ogni giorno più lontano.
La vita di un cantiere navale in Liguria e il lavoro dell'autore si intrecciano con la sua attività sindacale. Dagli anni dell'immediato dopoguerra, fino all'epoca delle Brigate Rosse, scrive di lavoro, scioperi e vertenze sindacali dei metalmeccanici.
Un pensionato genovese racconta la settimana di sciopero intrapresa dai dipendenti del cantiere navale di Genova, nel luglio 1954: a seguito del licenziamento in tronco di venti operai, gli altri aderiscono alla manifestazione che, dopo una settimana, deve rientrare per le numerose defezioni e la scarsa coesione sindacale.