Un giovane partecipa alla prima guerra mondiale come telegrafista: inviato a combattere sul fronte italo-austriaco, a causa di una ferita alla gamba, viene ricoverato in un ospedale militare. A guerra conclusa, poche note ci informano che lavora nelle ferrovie e, come capo-stazione, si trasferisce in Sicilia.
Dall'Isonzo al Piave, passando per il Tagliamento nei giorni funesti di Caporetto, un capitano di complemento, protagonista di numerose azioni eroiche, racconta, sulla base di scarni appunti presi all'epoca e rimessi insieme cinque anni dopo.
Diario di prigionia, dopo poche azioni di guerra in Slovenia: un racconto di stenti, di paure, di lavori pesanti e di molte "trovate" per sopravvivere e sfamarsi, in una Germania che non toglie all'autore il sentimento di devozione a Dio.