Nella corrispondenza con una donna italiana conosciuta tramite un'inserzione, una cecoslovacca, abbandonata da un soldato italiano durante la guerra, confida le sue lunghe pene.
Riordinati al ritorno, gli appunti di un viaggio in comitiva nell'Est europeo, prima del "disgelo": i difetti del turista italiano, alla ricerca del caffè espresso e di souvenir a buon mercato, ma anche le contraddizioni di paesi che, ricchi di storia e di cultura, sono stati appiattiti dal socialismo reale.
Un dirigente di una multinazionale racconta i numerosi viaggi di lavoro che per oltre tre decenni - dalla metà degli anni Sessanta alle soglie del Duemila - lo portano in tutto il mondo, dall'Europa all'Africa, all'Asia alle Americhe, consentendogli spesso anche di visitare i diversi Paesi nei quali approda per motivi professionali. Nel corso della sua carriera molti sono i mutamenti importanti sul piano politico, economico e sociale intervenuti in gran parte degli stati dove ha lavorato e il suo racconto è, per molti aspetti, la testimonianza storica di un mondo ormai scomparso e dei cambiamenti non sempre positivi che lo hanno interessato.