Un diciottenne viene chiamato alle armi nella Repubblica Sociale Italiana e presta servizio fino al termine della guerra, quando, sfuggito alla vendetta dei partigiani, riesce a tornare a casa.
Un diario lungo oltre vent'anni, scritto da un giovane genovese stabilitosi a Manchester dopo aver vissuto e lavorato in diversi Paesi. La scuola, le amicizie, gli amori, i viaggi, il lavoro e la famiglia sono i temi principali del racconto.
L'autrice racconta la sua travagliata infanzia, trascorsa tra povertà, malattie e violenze, costretta spesso a difendere la mamma dal marito autoritario. Fin da giovane di inserisce nell'ambiente politico, entrando in gruppi che manifestano per la pace, per i diritti delle donne e contro le ingiustizie sociali. Incontra il grande amore che sposa presto anche se lui deve fare il militare. Quando lui muore si dedica ai nipoti, che portano nuova gioia alla sua vita.
Una donna - nata all'inizio degli anni Venti in una famiglia benestante - racconta la propria storia e quella della sua famiglia, in un percorso narrativo che attraversa oltre un secolo.
Tra il finire degli anni Trenta e l'inizio dei Quaranta, un giovane scrive alla fidanzata lettere piene di amore. Militare, nella prima fase della Seconda guerra mondiale presta servizio in Albania. La corrispondenza si interrompe nella primavera del 1941, il giorno di Pasquetta.