Una donna racconta la storia della propria famiglia ricostruendola anche attraverso i ricordi personali, che coinvolgono in particolare i genitori e i nonni.
Oltre mezzo secolo di corrispondenza personale e familiare di una donna nata in Friuli negli anni Venti in una famiglia benestante e vissuta in diverse città. La giovinezza, gli amori, le amicizie, il lavoro, i viaggi sono i temi più ricorrenti nelle numerose missive.
Durante la Seconda guerra mondiale un ufficiale sardo scrive alla famiglia. Inviato in Africa nel 1940, prima in Libia e poi in Tunisia, si laurea in legge durante una licenza. Tornato subito in servizio, approda nuovamente in Italia nella primavera del 1943.
Nell'autunno del 1943 un giovane che vive a Milano e ha perso la casa in un bombardamento, si arruola volontario come bersagliere per sfuggire al pericolo di essere deportato in Germania. Presta servizio in diverse zone della R.S.I., combattendo per alcuni mesi sul fronte toscano, in Emilia Romagna e in Lombardia. Catturato dai partigiani, riesce a salvarsi e a riunirsi ai propri commilitoni. Sul finire del 1944 si ammala gravemente, cade in coma per alcuni giorni ma poi si riprende e fa ritorno a casa.
Per oltre mezzo secolo un milanese nato sul finire degli anni Trenta tiene un diario dove annota fatti personali, cronache di eventi nazionali e internazionali, appunti e riflessioni.
Un ottantenne racconta alcuni episodi della propria vita a partire dall'infanzia, vissuta tra gli anni Trenta e Quaranta e segnata dalle vicende della Seconda guerra mondiale che è - insieme alla famiglia e al lavoro - uno dei temi prevalenti della sua memoria.