Figlia di un'antifascista della prima ora, racconta l'emarginazione subita da bambina nella scuola, poi, durante la guerra, le rappresaglie fasciste che costringono la famiglia ad allontanarsi dal paese, e il padre e il fratello quindicenne a unirsi ai partigiani nella Resistenza.
Un resoconto della Seconda guerra mondiale, vista e vissuta nei panni di partigiano. Dichiarato "abile" a pochi giorni dal 25 luglio 1943, riesce ad evitare l'arruolamento con la caduta del fascismo. Trascorrerà gli anni fino alla smobilitazione del reparto attivo nella lotta per la liberazione.
Nel 1944 dopo la chiamata alle armi della sua classe l'autore - diciottenne all'epoca dei fatti - decide di prendere la via della montagna e unirsi ai partigiani. Inizia così un resoconto degli undici mesi di resistenza armata che lo porterà con la sua brigata alla liberazione di Parma nel 1945.
Un partigiano del parmense, con un passato nella Legione Straniera e a capo di un gruppo composto da uomini di diverse nazionalità, racconta alcuni episodi della sua esperienza antifascista.
Nell'autunno del 1943 un giovane che vive a Milano e ha perso la casa in un bombardamento, si arruola volontario come bersagliere per sfuggire al pericolo di essere deportato in Germania. Presta servizio in diverse zone della R.S.I., combattendo per alcuni mesi sul fronte toscano, in Emilia Romagna e in Lombardia. Catturato dai partigiani, riesce a salvarsi e a riunirsi ai propri commilitoni. Sul finire del 1944 si ammala gravemente, cade in coma per alcuni giorni ma poi si riprende e fa ritorno a casa.