La disfatta dell'esercito italiano in Russia, sopraffatto dal "generale inverno", nei ricordi di un semplice fante che sfugge alla prigionia prima dei russi e poi dei tedeschi per poi riparare in Svizzera come esule.
Nato in provincia di Taranto da una famiglia della buona borghesia, intraprende gli studi in modo disordinato, ma trasferitosi a Perugia con la zia, riesce a compierli con ottimi risultati. Come ufficiale di complemento, partecipa alla seconda guerra mondiale. Si sposa e ha un figlio che proseguirà la sua professione di avvocato.
Un giovane soldato arruolato sul finire degli anni Trenta scrive affettuose lettere alla moglie. Diventato sotto le armi padre per la prima volta, è inviato sul fronte russo e quando viene dichiarato disperso nel gennaio del 1943 la sua sposa è in attesa del loro secondo figlio.