Da falegname a infermiere presso un centro di igiene mentale, la memoria di un uomo nato durante la guerra, sfollato a Venezia per l'alluvione del Polesine e oggi felicemente sposato.
Tredici quaderni fitti di appunti in libertà. Convivono insieme, in un vero e proprio zibaldone, le dimostrazioni di teorie fisiche vecchie e nuove e ricche dissertazioni filosofiche, principi etici e analisi storiche, commenti sugli anni di piombo e appunti sui libri letti.
Nata in Turchia rimane orfana a due anni. Viene in Italia con la nonna e trascorre l'infanzia in orfanotrofio. Affronta poi il fascismo, la guerra e la liberazione. Ha un figlio che morirà a ventidue anni di leucemia. Ora vive in una casa di riposo.
Per circa trent'anni, un cicloamatore annota in un diario allenamenti, percorsi e gare alle quali prende parte. Ha una predilezione per la montagna e scala diversi valichi alpini e appenninici, affrontando anche alcuni passi all'estero.