Partito per fare il militare in tempo di pace, si ritrova in guerra e subito prigioniero in Russia, dove trascorrerà sette anni nei campi, convincendosi che il socialismo non è così brutto come lo dipingevano i fascisti.
Attraverso pagine di diario, disegni e riflessioni, un giovane architetto, catturato dai Tedeschi dopo l'8 settembre, racconta la sua vita nei lager di Polonia e Germania: una lunga e desolante peregrinazione che gli "regala" l'abbraccio con il fratello Bruno, anch'egli deportato.
Un alpino piemontese prende parte alla Grande Guerra, combattendo in diversi fronti e restando ferito. Alla fine del conflitto il suo servizio continua, prima nel Tirolo e poi in Albania. Nuovamente ferito e colpito anche da malaria, trascorre diverso tempo in convalescenza e ha conseguenze permanenti per la propria salute.