Un polacco che aveva combattuto sul fronte di Cassino e poi si è stabilito in Italia ed è emigrato in Argentina, narra la sua movimentata vita, irta di difficoltà e umiliazioni, ma anche riscaldata dalla compagnia di una moglie che gli è vicina da cinquant'anni e gli ha dato due figli.
Un artigiano istriano in pensione scrive una memoria della sua infanzia, fino ai quattordici anni: la scuola, i giochi, i primi amori, fino alla morte a trentuno anni del fratello maggiore. Da anziano ritorna al paese ma tutto è mutato e triste: qui è riuscito ad avere un orto ma ha un problema con una talpa, con la quale istaura una lotta che racconta in una divertente pagina, che da il titolo alle memorie.
L'autrice è nata a Gorizia nel 1941. All'età di cinque anni, poiché la madre muore giovane, viene mandata in un collegio orfanotrofio gestito dalle suore insieme alla sorella minore. Qui trascorre anni difficili. Si sposa nel 1960 e ha tre figli ma viene lasciata dal marito che si tiene con sé i ragazzi. La vita procede sempre con maggiori difficoltà: incontra un nuovo compagno, dal quale ha un altro figlio ma viene di nuovo abbandonata. Per mantenersi lavora come cameriera in vari hotel del Trentino e Friuli.