L'autrice, diplomata all'Accademia delle Belle Arti di Firenze, vince una borsa di studi per "Arte e Antropologia pellirossa" e trascorre un anno in America. Dopo il primo mese di adattamento a Washington D.C., si trasferisce ad Albuquerque dove conosce uno scrittore pellirossa dell'Ohio, con il quale visita i deserti ed alcune riserve indiane assistendo affascinata ai loro riti e danze.
Il diario di Emilio racconta un viaggio di un gruppo di giornalisti e avvocati milanesi alla scoperta degli USA nel 1932. Da Genova, in bastimento, attraversano l'Oceano Atlantico e scesi a terra si fermano nelle principali città: da New York a Washington, da Los Angeles a Chicago e Detroit spostandosi con la ferrovia. Ovunque sono trattati benissimo e incontrano sindaci, ambasciatori, ricchi industriali di origine italiana. Oltre ai monumenti e ai luoghi celebri visitano la fabbrica Ford e le industrie della carne. Assiste anche all'inaugurazione dei Giochi Olimpici di Los Angeles.
Tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, un noto tenore scrive cartoline alla moglie dalle città - soprattutto europee e statunitensi - dove lo porta il suo lavoro. Le parla dei concerti, dei luoghi dove viaggia e sosta, dei successi e delle difficoltà incontrate.