Lasciate le case di ringhiera per un matrimonio che si rivelerà fallimentare, una casalinga milanese ha la forza di separarsi dal violento marito. Il figlio, sedicenne, emigra in Venezuela. Per trentacinque anni le rimane lontano, poi Maria vince un viaggio grazie a una trasmissione televisiva e può riabbracciarlo e conoscere i nipoti. Ma l'animo non ne trarrà piena soddisfazione.
Una vita dedicata all'insegnamento, nei ricordi di una maestra che, ottenuto il ruolo dopo molto precariato, assiste al formarsi di una scuola nuova: dall'educazione di regime a una maggiore libertà didattica, che le permette di organizzare recite e di insegnare canto, coltivando due passioni personali.
Una memoria che abbrraccia gli anni tra le due guerre mondiali: un'insegnante in pensione ricorda la sua infanzia serena, l'educazione fascista e i primi incarichi lavorativi nelle scuole della provincia milanese. Poi, incontra un vedovo, già padre di due figli, con il quale si sposa, vincendo la contrarietà paterna.
Quarto figlio di una famiglia di contadini della Ciociaria l'autore perde la mamma da piccolo e il padre a 14 anni. Le sorelle di 7 e 10 anni mandano avanti la famiglia e gli permettono di terminare gli studi. Si trasferisce a Milano dove svolge diversi lavori fino all'assunzione all'ATM. Si sposa, ha due figli e ormai in pensione si dedica ai nipotini.
Lettere scritte a Nicola Taglini da militari, prigionieri ed ex prigionieri, da loro cari e da suoi parenti. Gli scriventi ringraziano Taglini per l'aiuto ricevuto durante la loro prigionia in Nord Africa e chi è riuscito a tornare a casa gli descrive le difficili condizioni dell'Italia e le dure conseguenze della guerra. Quando anche Nicola lascia l'Algeria e rientra in Italia la corrispondenza verso di lui non si interrompe e prosegue fino al termine degli anni Quaranta.
Estremi cronologici
1943
-1949
Tempo della scrittura
1943
-1949
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 1
Originale autografo: 1
Allegati
Fotografie
Oltre mezzo secolo di corrispondenza personale e familiare di una donna nata in Friuli negli anni Venti in una famiglia benestante e vissuta in diverse città. La giovinezza, gli amori, le amicizie, il lavoro, i viaggi sono i temi più ricorrenti nelle numerose missive.