Lasciate le case di ringhiera per un matrimonio che si rivelerà fallimentare, una casalinga milanese ha la forza di separarsi dal violento marito. Il figlio, sedicenne, emigra in Venezuela. Per trentacinque anni le rimane lontano, poi Maria vince un viaggio grazie a una trasmissione televisiva e può riabbracciarlo e conoscere i nipoti. Ma l'animo non ne trarrà piena soddisfazione.
Corrispondenza intercorsa dall'agosto del 1940 all'aprile del 1941 tra i componenti della famiglia Arosio e il loro congiunto Davide, che descrive episodi della sua vita militare in Albania. Non ci sono lamentele ma un forte senso del dovere e della patria e un'ingenua certezza che la guerra finirà presto con la immancabile vittoria. La corrispondenza si interrompe per la morte di Davide, caduto in battaglia, il 16 aprile 1941.
Un calabrese si trasferice a Milano poco più che ventenne. Sindacalista e comunista, vive il periodo della contestazione e gli anni di piombo. Rientrato in Calabria, continua il suo impegno politico e sociale, in particolare nella lotta alla criminalità organizzata.