Una pedagogista, specializzata nell'educazione alla pace, lavora con strutture di cooperazione internazionale in paesi come il Burundi e la Somalia, in cui è forte la necessità di aiuto. Conosce le realtà del sottosviluppo, della formazione del corpo insegnanti e di un intervento attivo e diffuso.
Un'imprenditrice milanese, innamorata dell'Africa, nel 2000 torna in Rwuanda, dove dieci anni ha conosciuto la famiglia dell'amico di suo fratello. Vive questo soggiorno godendo dell'amicizia delle persone che la ospitano, animata anche dallo spirito umanitario verso la popolazione, decimata dal genocidio del 1994. Nell'arco di un mese visita anche il Burundi e lo Zaire. Nel 2009 vi torna trovando questi paesi più civilizzati e industrializzati.
L'autore lavora come chirurgo all'ospedale di Rimini. Nel 2014 si trasferisce un mese in Burundi come medico volontario all'ospedale di Mutoyi. Qui scrive un diario che aggiorna ogni sera sul suo laptop. All'inizio usa un linguaggio essenziale, poi affiorano descrizioni più puntuali della quotidianità, trovano spazio riflessioni sull'etica lavorativa e sulla condizione umana, sui valori di due mondi che si trova a paragonare, quello da cui proviene e quello che lo circonda.