Mentre un amore si spegne per la guerra e la lontananza, l'autrice si innamora di un soldato ricoverato nell'ospedale del suo paese, fino a che i tedeschi lo occupano. Quando riesce ad avere il nuovo indirizzo scopre che è morto.
Un cameriere d'albergo, nato a Castiglion Fiorentino (AR), inizia a scrivere un diario dal giorno in cui incontra la sua futura moglie dove parla dei suoi problemi familiari e lavorativi nelle varie località italiane e straniere. Dopo la morte della moglie va ad abitare in un appartamento all'interno di una comunità di anziani dove svolge anche volontariato, nonostante i problemi di salute.
Dopo la morte del padre, una donna gli scrive delle lettere, per elaborare il lutto e superare le difficoltà del loro rapporto. Nel suo percorso introspettivo, esprime anche forte preoccupazione per la malattia della madre.
Un carnet di viaggio "più visivo che scritto", come lo definisce lo stesso autore, essendo questo composto principalmente da disegni. Il testo va dal 6 marzo 1988 al 3 luglio 1991. In questo lasso di tempo, l'autore registra nel suo taccuino le varie tappe dei brevi viaggi intrapresi, narrandole attraverso momenti e riflessioni, talvolta di lavoro, più spesso frutto di suggestioni colte in lunghe peregrinazioni senza precisa meta e finalità. Il soggetto privilegiato nelle sue rappresentazioni è la città, colta nella dimensione paesistica, con un'attenzione particolare alle architetture storiche. Pochi i disegni che ritraggono i monumenti più noti, più rileva...