Proveniente da povera famiglia di braccianti agricoli, riscatta la sua fatica con l'orgoglio di occuparsi del sindacato e del miglioramento delle condizioni di vita sue e degli altri braccianti, nel difficile clima politico degli anni Cinquanta e Sessanta. Finirà la sua carriera come amministratore locale prima, e nel Sindacato Pensionati poi.
La breve storia di un'attiva pensionata, che dopo diverse esperienze lavorative, aderisce al Partito comunista ed entra nella segreteria dello Spi-Cgil.
Un'insegnante in pensione rievoca la propria vita. Nata da una modesta famiglia contadina, dopo la morte del padre va a lavorare. Si sposa giovanissima e ha due figli. Dopo la morte del marito coltiva la passione per la scrittura e la poesia, frequenta le amiche e cerca di riprendere in mano la sua vita dopo un periodo difficile.
Lettere indirizzate al padre da Giuseppe, un giovane veneto che nel 1944 è costretto ad arruolarsi nell'esercito della R.S.I.. Orfano di madre e primo di cinque fratelli lascia il seminario per iscriversi al Liceo con grande profitto. Incapace di accettare la vita militare, fatta di violenze e sopraffazioni, diserta con un compagno ma viene catturato e dopo una detenzione nel carcere di Ferrara inviato in Germania come lavoratore. Rientra in Italia nel 1946.