Un contadino, fatto prigioniero dalle truppe austro-ungariche durante l'offensiva sull'altopiano di Bainsizza: portato in Austria, tenta più volte la fuga nelle campagne circostanti. Sempre catturato e ricondotto nel campo di prigionia, continua tenace i suoi tentativi, sino al rientro in Italia.
L'occasionale incontro con un ex allievo, permette ad un maestro in pensione di ricordare il suo impegno per una scuola aperta a tutti: una scuola in cui i figli di gente umile avessero pari possibilità di inserimento e arricchimento, piuttosto che di emarginazione.
L'autrice nasce in provincia di Foggia nel 1926. Quando il padre entra nella Guardia di Finanza la famiglia si trasferisce a Novi Ligure e ben presto si allarga con la nascita di un fratellino e di altre tre sorelle: seguono i trasferimenti di lavoro a Verona e Milano, bersaglio di continui bombardamenti. Costretti a sfollare in provincia riescono a barcamenarsi, pur nelle ristrettezze economiche. Nel maggio del 1945, rientrati in città, il padre viene prelevato a casa da un gruppo di partigiani e ucciso perché accusato di appartenenza al fascismo. La famiglia riprende faticosamente la sua vita e l'autrice si fidanza con un giovane conosciuto durante la gue...