Una pensionata, durante la ristrutturazione della casa materna, ritrova il proprio diario, di quando era internata civile in Svizzera. Il diario documenta il rientro a casa, il lavoro in fabbrica e la formazione della famiglia. Il ritrovamento è un'occasione per ricominciare a scrivere di se'.
1980: l'autrice sta iniziando a frequentare Filosofia all'Università di Pavia quando inizia ad annotare nel diario le impressioni su questa nuova fase della sua vita e su quel periodo. Anni pieni di avvenimenti di cronaca tragici, dalla strage alla stazione di Bologna, il terremoto dell'Irpinia, le uccisioni delle Brigate Rosse, la comparsa dell'AIDS, l'attentato al Papa.
Figlio di genitori separati l'autore, un giovane della provincia di Salerno, va a vivere con il padre ma questi improvvisamente muore lasciandolo senza un punto di riferimento. Inizia così un periodo di sbandamento vissuto con la tentazione di provare di nuovo la vita di strada. Il punto di svolta, e ancora di salvezza, è l'occasione di una lavoro come tuttofare presso l'Avanteatro di Angri: l'amicizia e il sentirsi accettato in quell'ambiente lo aiutano nel suopercorso di recupero.
Da ragazzino povero, con la semplice frequenza elementare, a dirigente sindacale e politico, perseguitato dal fascismo che combatterà fino alla Liberazione.