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Diario di una prigionia

Ademaro Petracchi

Un metalmecanico in pensione ricorda i due anni di guerra trascorsi prima come aviere in Grecia, poi come prigioniero in Serbia, Romania e Russia. Tra marce sfibranti, il lavoro in fornace, la fame e la mancanza di pulizia, l'autore riesce a sopravvivere e, dopo aver vissuto per tanto tempo a temperature molto al di sotto dello zero, appena tornato a casa, sfida lo stupore dei compaesani uscendo in maniche corte in pieno inverno.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Originale autografo: 1
Consistenza
pp. 134
Collocazione
MG/02

La mia guerra, '43-'45: l'eccidio, i miserabili dei Balcani, racconti di prigionia

Nello Macrì

Un militare della Divisione Acqui in servizio a Cefalonia al momento dell'armistizio dell'8 settembre 1943 riesce a sfuggire all'eccidio nazista dei soldati italiani. Internato in un campo tedesco in Serbia, fugge e si unisce ai partigiani. All'arrivo dei russi crede di essere libero, ma viene invece nuovamente fatto prigioniero e deportato in Ucraina, dove resta fino all'autunno del 1945, quando torna finalmente in Italia.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
Inizio presunto: 1946-2000
Fine presunta: 1946-2000
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Consistenza
136 p.
Collocazione
MG/19