L'impegno sindacale lungo tutto la vita, di un dirigente emiliano della Cgil: operaio in una delle fonderie della città, segue i vari passaggi contrattuali, sinchè le più importanti fabbriche private chiudono e gli operai si riuniscono in cooperativa. In lui resta vivo il ricordo del 9 gennaio 1950, quando fu tra tra gli organizzatori di una grande manifestazione sindacale conclusasi nel sangue, per il violento intervento delle forze dell'ordine.
Un pugliese, trasferitosi molto giovane in Emilia, racconta ai figli la sua partecipazione alla seconda guerra mondiale e, dopo il settembre del '43, la sua prigionia in Germania e il successivo ritorno in Italia nel 1945.
Nell'autobiografia di un professionista romano, la sua militanza politica nel partito comunista e il suo impegno lavorativo: dagli inizi come fabbro, quando è ancora adolescente, al lavoro in una ditta meccanica, sino all'ingresso nell'ambulatorio del partito come massaggiatore. Lo studio e il soggiorno in Cina per conoscere tecniche specializzate, gli permettono di conoscere e aiutare i più importanti esponenti di sinistra della seconda metà del Novecento.
Sul finir degli anni Trenta un giovane ingegnere milanese, al debutto di una carriera che lo porterà ad assumere ruoli dirigenziali nelle maggiori aziende italiane, a inizia a scrivere a una ragazza verso la quale nutre sentimenti crescenti. La coppia convola a nozze in breve tempo, ma il matrimonio - allietato in poco meno di un decennio dalla nascita di tre figli - non mette fine alla corrispondenza, che continua nei diversi periodi in cui i coniugi sono separati per ragioni di lavoro.