Una signora piemontese, si rifugia col marito in campagna in una vecchia casa e in un ambiente che le ricorda i luoghi dell'infanzia. Ama le piante, i fiori, gli animali e vive un intenso anno di emozioni e di introspezione a contatto con la natura.
Diario integrato da pagine autobiografiche di una pensionata, rimasta vedova nel 1980, che decide di vivere da sola in Liguria. Dell'infanzia ricorda le ristrettezze nel periodo bellico, gli anni della scuola e il rapporto complesso con la madre. Il matrimonio, la nascita delle figlie, la morte del marito e la ritrovata serenità dopo anni di buio, concludono il racconto.
Per circa trent'anni, un cicloamatore annota in un diario allenamenti, percorsi e gare alle quali prende parte. Ha una predilezione per la montagna e scala diversi valichi alpini e appenninici, affrontando anche alcuni passi all'estero.
Sul finire degli anni Trenta, due giovani si innamorano, si fidanzano, si sposano e poco tempo dopo diventano genitori. La corrispondenza mitiga la loro distanza, con lei che vive a Genova e lui ad Asti, dove è medico condotto e dove la famiglia poi si stabilisce.