In una memoria divisa in tre fasi, un avvocato torinese rievoca altrettanti periodi importanti: l'infanzia e l'adolescenza; la guerra e l'esperienza partigiana; il percorso lavorativo e le scelte affettive, coronate dall'adozione di una bambina indiana.
L'autore ripercorre gli avvenimenti della sua infanzia - vissuta durante la Seconda guerra mondiale - che lo portarono a sfollare con la famiglia in campagna per evitare i bombardamenti e come riuscirono a sostentarsi nonostante fossero una famiglia numerosa.
Tra gli anni Quaranta e Cinquanta, un uomo scrive un diario per i propri figli, appuntando momenti della loro crescita e raccontando episodi di vita familiare. Scrivendo con grande amore, si rivolge direttamente a loro, pensando che da grandi leggeranno le sue parole e avranno così un ricordo dell'infanzia.