Lettere di un faccendiere milanese sessantenne - in Maremma come amministratore di una fattoria agricola - alla moglie Giovanna trentenne: premuroso e affettuoso, le dà consigli e le manifesta il desiderio di vederla. Sembra un matrimonio ben riuscito, ma alcune pagine del diario di lei, sola e infelice, lo smentiscono.
Memoria, che oscilla fra passato e presente, di una donna della provincia di Oristano venuta a Roma da adolescente, educata dalle suore e impegnata nello studio fino a diventare insegnante.
Un'infanzia trascorsa in due misere stanze in un caseggiato di gente buona da dove si sentivano forti i rintocchi dell'orologio a scandire ogni ora del giorno. Il paese diventa uno scrigno di tanti piccoli ricordi e personaggi,come la guaritrice, la fornaia, il macellaio, evocati con colori sbiaditi.
Storia di vita di un'albergatrice della ricca borghesia milanese che si trasferisce nella maremma toscana. Una lunga carrellata di ricordi d'infanzia e adolescenza segnati dai dolori della guerra. Poi il matrimonio e l'età matura, che le consegnano un'esistenza serena e una visione di sé più intima e introspettiva.