Una minuziosa memoria che ricopre un'intera vita, questa di Tito Russo che, nato in un paesino del Fucino, finisce, dopo una vita ricca di difficoltà, di sfide e di sconfitte ma anche piena di voglia di fare, di determinazione e di affetti, con l'essere un imprenditore di successo in terra canadese, dopo aver fatto esperienza di molte delusioni e sofferenze.
La val di Nievole del primo '900 è una terra povera e Clementina decide di andare come balia in Francia, presso ricche famiglie che garantiscono uno stipendio e un trattamento notevoli, mentre il marito fa brevi esperienze come vignaiolo in California. Quasi tutti i loro figli hanno un fratello o una sorella di latte francesi e, una volta cresciuti, anch'essi emigrano: inizia la sorella maggiore che, a Milano, apre una trattoria e accoglie nel lavoro i fratelli e le sorelle minori i quali, via via, aprono a loro volta ristoranti in varie città costruendo un elevato livello di benessere per l'intera famiglia, senza dimenticare mai i profondi legami affettivi...
I ricordi dell'infanzia e dell'età adulta si sovrappongono in questo racconto nel quale l'autrice rivive momenti della sua esistenza, soprattutto quelli del periodo bellico quando, ancora bambina tremante di paura, aiutava la madre a portare in salvo due soldati italiani ricercati dai Tedeschi.
Nata negli U.S.A. e rientrata piccolissima in Italia con i genitori, cresce nel veronese, in un paese di cui il padre diventerà sindaco di area socialista. Con l'avvento del fascismo la famiglia subisce minacce e scampa miracolosamente all'incendio della propria casa dovuto ad un'azione squadrista. Diciottenne, decide di tornare in America dove si realizzerà affettivamente e professionalmente.
Un anziano toscano, su suggerimento di amici, scrive, al computer, la memoria della propria vita andando, così, a comporre un album di famiglia ricco ed interessante che, grazie anche a fotografie e documenti, rende testimonianza di molteplici avvenimenti che hanno caratterizzato il novecento.