Le emozioni e le paure di un giovane che si appresta ad affrontare il servizio militare. All'iniziale scetticismo per un'esperienza imposta e non voluta subentra l'abitudine alla vita di caserma: la preparazione del giuramento, il corso per ufficiali, il cameratismo, l'attesa del congedo, e infine "l'alba".
Una insegnante di pianoforte giunta a tarda età viene spinta dai figli a scrivere le memorie della sua vita: e lei racconta, come una mamma davanti al focolare, cominciando dal padre perso a cinque anni e dal cattivo patrigno.
L'intenso diario di una giovinezza inquieta: racconta pochi fatti, propone molte riflessioni. Dai diciannove ai venticinque anni, dal liceo all'Isef, passando per il servizio militare fra i paracadutisti, emerge soprattutto la voglia di "non farsi scorrere la vita addosso" scrivendo di grandi amicizie, amori delusi, paura di fallire, passione per la montagna e lo sport.
L'autore nasce a Cagliari nel 1932. Pur essendo laureato in Scienze Agrarie sceglie di fare il servizio militare come soldato semplice per abbreviare il tempo della naja. Viene assegnato in località amene del Friuli e nel napoletano. Frequenta un corso di marconista e come tale ha i compiti alleggeriti. Vive serenamente questa parentesi di vita, stringendo amicizie, dedicandosi alla lettura e mantenendo continuamente un contatto epistolare con familiari e amici.
Una cinquantenne nata bambino e cresciuta nei bassifondi della Napoli degli anni Sessanta desidera la libertà fin dall'infanzia, ma deve lottare a lungo e attraversare diversi momenti difficili prima di conquistarla e di realizzare se stessa. Conosce la violenza fin da piccola e impara ben presto a cavarsela da sola, affrontando esperienze durissime. Corona il sogno di avere un corpo femminile ma permane in lei la mancanza di una persona da amare e dalla quale essere amata. Dopo un lungo periodo di eccessi e dipendenze, riesce a dare una nuova direzione alla propria vita: completa con successo il percorso di disintossicazione, frequenta un corso di formazion...