Migrante nella mia terra. Non sono né mosto né limonata
Laura Soldati
Una donna nata in Italia all'inizio degli anni Cinquanta da una profuga slovena cresce in Cile, dove si trasferisce con la madre all'età di un anno. Porta nel suo cuore tutte e tre le nazioni della sua vita, ma si trova a essere apolide e ad affrontare problemi legati alla cittadinanza, risolti non senza difficoltà.
Un giovane colombiano partecipa alle manifestazioni di protesta contro il governo scoppiate in seguito alle elezioni del 2018 e proseguite anche nel periodo di emergenza Covid-19. Nel portare la propria testimonianza illustra la grave situazione politica colombiana, denuncia le violenze subite dai manifestanti e spiega l'importanza di lottare per il cambiamento. Consapevole di essere in pericolo di vita lascia la Colombia e arriva in Italia, dove non smette di denunciare quanto accaduto nel suo Paese di origine.
Un uomo nato negli anni Trenta ripercorre la propria vita a partire dall'infanzia. Il suo racconto dà grande spazio all'esperienza professionale, che l'ha portato a lavorare in tutto il mondo e a conoscere per decenni luoghi e culture differenti.
Una giovane donna che nei primi anni Ottanta lavora per qualche tempo all'estero, prima in America Latina e poi in Africa, corrisponde con la famiglia. Nelle sue lettere il racconto delle esperienze professionali e delle vicende private si affianca alle descrizioni di luoghi e tradizioni dei Paesi che la ospitano. Durante la permanenza in Bolivia si trova ad affrontare un grave lutto, mentre nella Repubblica Democratica del Congo conosce un ragazzo di cui si innamora e che sposerà poco tempo dopo il rientro in Italia.