Autobiografia di un socialista: nel 1917 è a Torino dove partecipa alle manifestazioni di protesta contro la guerra, nel 1919 viene condannato a venti anni di carcere perchè disertore. Emigrato in Francia, tornerà in Italia allo scoppio della seconda guerra mondiale, per sottrarre il figlio al servizio militare francese. Svolgerà attività politica e sindacale anche nel dopoguerra, proponendosi come la "pecora nera" del Pci aspirando, già nel 1953, un radicale processo di ammodernamento del partito.
Una pensionata toscana racconta l'infanzia, la giovinezza,il sospirato primo fidanzato e il matrimonio, coronato dalla nascita dei figli. Sullo sfondo tanti cambiamenti sociali, la Seconda guerra mondiale, la ricostruzione, l'emancipazione femminile in una cittadina della provincia di Firenze.
Un testo suddiviso in tre parti, la prima dedicata al racconto personale a tutto tondo, la seconda incentrata sull'esperienza politica, la terza rivolta alla descrizione del podere dove lavorava la famiglia negli anni Cinquanta e Sessanta.
Memoria autobiografica nella quale l'autore ripercorre la sua storia e quella della famiglia. Nato e vissuto nell'hinterland fiorentino Vinicio dopo la guerra esercita diversi mestieri, lavorando per un'azienda legata alla Fiat e poi come libero professionista nel settore dell'edilizia. Alterna la narrazione di episodi legati all'attività professionale alle vicende personali e familiari che anche si intrecciano con l'impresa. Il matrimonio, la nascita dei figli, i rapporti con le amministrazioni e con i partiti, i viaggi e le relazioni: tutto traccia l'itinerario di vita di un uomo molto determinato nel perseguire i suoi obiettivi