La Seconda Guerra Mondiale e la Resistenza sulle montagne del genovese e dell'alessandrino rivivono, anche nei risvolti meno limpidi e più dolorosi, attraverso i ricordi di un ragazzino, di buona famiglia e di buona cultura, curioso ed attento agli avvenimenti ai quali gli era stato dato di assistere.
Lettere ricevute nel XVII secolo da padre Angelico Aprosio - letterato e scrittore appartenente all'Ordine Agostiniano - indirizzategli da diversi religiosi nell'arco di circa quarant'anni da diverse città italiane. La corrispondenza è incentrata su temi legati ai libri e alla cultura, alla Chiesa e alla religione.
Sulla strada per raggiungere la madre, l'autore viene fermato ed arrestato ed inviato al comando tedesco. Grazie ad un lasciapassare viene immediatamente liberato, ma per un errore di trascrizione dell'impiegato sembrerà che l'arresto sia durato un mese.