Aneddoti e ricordi, spesso in chiave di dolorosa ironia, di un pensionato torinese, morto suicida nel 1974: tre matrimoni, la dirigenza politica del Pnf, due guerre, la prigionia sia nella prima che nella seconda, la nascita di un figlio cerebroleso, tra gli episodi più sentiti di un'esistenza intensamente vissuta.
Un "ragazzo del '99", ormai in pensione, combatte la solitudine collezionando vini pregiati e scrivendo: a un diario confida l'insofferenza nei confronti della terza moglie, "donna rozza e ignorante" incapace di manifestargli affetto, e il dolore per la scomparsa degli amici con cui ha condiviso gli episodi più importanti della sua movimentata vita. Sempre più annoiato, morirà suicida a settantaquattro anni.
Un giovane piemontese aderisce alla Resistenza. Gli scontri coi fascisti, l'approdo in Francia, la prigionia e il ritorno a casa alla fine della guerra rappresentano le tappe principali della sua memoria.
Un uomo raccoglie una serie di testimonianze per ricordare il padre. In esse, la storia personale e familiare si mescola e si concentra soprattutto negli anni della Seconda guerra mondiale.