Un giovane ivoriano lascia per due volte il proprio Paese di origine: la prima si stabilisce in Burkina Faso, dove apre un ristorante, mentre la seconda approda in Italia dopo aver tentato più volte il viaggio attraverso il Mediterraneo. Padre di due figli, desidera essere al loro fianco nel loro futuro.
Trentaquattro anni di vita (1906-1940) ricostruiti nel dettaglio, grazie a una predisposizione innata verso la scrittura di sé che lo aveva portato a disseminare agende di appunti e fatti, ancor prima di concepire sistematicamente la scrittura di un diario. Una pratica che Marcello avvia in un momento delicato della storia italiana, poco più di un mese dopo l’ingresso nella Seconda guerra mondiale. Da quel giorno e per i successivi 48 anni (1940-1988) non rinuncerà più a raccontare in prima persona la sua traiettoria personale e quella della sua famiglia, di antica nobiltà napoletana, legata in modo profondo alle vicende del Paese. Il padre Giulio, eminente...
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 un pilota in servizio in Toscana decide di portare il proprio aereo agli alleati. Durante un'operazione di volo cambia rotta e atterra in Sicilia - entrando subito in contatto con gli americani - per poi essere impegnato prima in Africa e successivamente in Puglia. Sposato e padre di una bambina, rivolge spesso il proprio pensiero alla famiglia, preoccupato per la sorte dei propri cari.
Una dodicenne piemontese inizia a tenere un diario, che prosegue a scrivere per oltre un decennio. Oltre al racconto delle vicende quotidiane, della scuola, delle vacanze, delle amicizie e degli amori, tra le sue pagine trovano spazio sfoghi, riflessioni e analisi di un mondo interiore in crescita e in costante cambiamento, tra paure e desideri.