Un "ragazzo del '99", ormai in pensione, combatte la solitudine collezionando vini pregiati e scrivendo: a un diario confida l'insofferenza nei confronti della terza moglie, "donna rozza e ignorante" incapace di manifestargli affetto, e il dolore per la scomparsa degli amici con cui ha condiviso gli episodi più importanti della sua movimentata vita. Sempre più annoiato, morirà suicida a settantaquattro anni.
Un diciottenne viene chiamato alle armi nella Repubblica Sociale Italiana e presta servizio fino al termine della guerra, quando, sfuggito alla vendetta dei partigiani, riesce a tornare a casa.
Per oltre vent'anni, un padre e una figlia tengono una corrispondenza. Le loro lettere sono occasione non soltanto per tenersi aggiornati sulle vicende personali e familiari, ma anche per affrontare questioni di pensiero e di cultura.