La guerra sul fronte albanese raccontata da un fascista assegnato alle retrovie: col passare dei giorni, la certezza di un rapida vittoria e la fierezza di combattere per il duce scompaiono di fronte alla paura della sconfitta e alla nostalgia di casa.
Un sacerdote che insegna lettere nella scuola media traccia un profilo della propria infanzia e adolescenza per arrivare all'esperienza che dà l'impronta ai suoi interessi e alle sue scelte, documentate con riferimenti storici, scientifici e letterari.
Da Ventimiglia a Trieste a piedi, percorrendo il perimetro d'Italia con lo zaino in spalla e un po' di coraggio: un giovane piemontese racconta i due mesi avventurosi trascorsi in solitudine, ma con l'opportunità di stringere nuove amicizie, conoscere abitudini diverse, apprezzare paesaggi naturali mai visti.
Interessante spaccato degli anni '80, visti nell'ottica del ceto impiegatizio del tempo: il lavoro pubblico, spesso non gratificante, le relazioni familiari e interpersonali, spesso deludenti, gli interessi e gli svaghi propri di quello specifico contesto socio-culturale, che lo stesso autore definisce "civiltà impiegatizia e consumistica", vengono descritti minuziosamente e con dovizia di particolari regalandoci un intrigante affresco di quel mondo e di quel modo di vivere.
Un'insegnante modenese tiene un diario per circa mezzo secolo e affida alle sue pagine la cronaca della propria vita quotidiana, accompagnata da riflessioni, appunti e poesie.