Una giovane donna che adora i diari e adora scrivere, comincia a quindici anni e porta avanti fino ai trenta una lunga confessione a se stessa sul travaglio per capire la vita, che è anche una ricerca di comunicazione con gli altri, di cui patisce il fallimento costante.
Autobiografia di un avvocato che tenta di mettersi a nudo, guardando con ironia agli sbagli commessi. Finché una figlia, fino ad allora sanissima, non muore per Aids (uno dei primi casi in Italia). Gli anni dell'infanzia, l'esperienza della guerra, la carriera e poi la devastante realtà, a cui non può porre rimedio, se non aiutando gli altri.
La sofferenza di una giovane donna che segue il doloroso iter del cugino tossicodipendente, tra carcere, comunità ed ospedali, fino alla sua morte per AIDS.
La famiglia Romano raggiunge in Africa la figlia Roberta che lavora in Uganda nella cooperazione internazionale e qui, a Gulu, vive per qualche settimana tra i superstiti del popolo Acholi, nello splendore della rigogliosa natura africana.
Una vita vissuta sopra le righe, riscattata nella maturità dalla laurea e dall'insegnamento, con tante avventure e tante esperienze, dalla maternità, con le sue responsabilità, al dramma della malattia affrontata con forza e determinazione.