Un ufficiale di marina in servizio a Taranto racconta gli avvenimenti successivi all'8 settembre 1943: la vita di bordo, le voci che arrivano dal Nord, i difficili rapporti con gli inglesi, la visita di Badoglio; la cronaca è accompagnata da considerazioni sulla situazione dell'Italia, cercando le soluzioni possibili per superare le divisioni.
Un colonnello in pensione racconta in una memoria, scritta al termine della Seconda guerra mondiale, la sua passione per la caccia, nata in lui da giovanissimo e coltivata per tutta la vita.
Uno studente liceale siciliano inizia a scrivere un diario, dove annota anche la sua corrispondenza. Terminata la scuola superiore, viene ammesso all'Accademia militare di Modena, che lascia dopo pochi mesi scegliendo di iscriversi all'Università. Una volta laureato comincia a lavorare come insegnante e si sposta in diverse città italiane. Coltiva fin da ragazzo numerose amicizie e interessi, a ventotto anni si sposa e confida al diario le difficoltà della vita coniugale.
Il giornale cronaca, venduto a famigliari e amici, di un ragazzo della borghesia intellettuale romana che tiene un diario con tono lieve e ironico, come fosse il direttore di un quotidiano, annotando fatti della scuola e poi dell'università, raccontando i suoi numerosi interessi culturali e sportivi, ma anche la guerra e il difficile dopoguerra. Ne emerge un affresco della Roma dell'epoca, la frequentazione di teatri e caffè, le nuotate nel Tevere con il fratello, ma anche la cura del terrazzo-giardino alla quale il giovane si dedica con quotidiana passione.
Un ottantasettenne modenese, colonello durante la seconda guerra mondiale in Croazia traccia la propria autobiografia, con al centro la famiglia, i molti conflitti "che hanno modificato ogni programma personale", ma anche il lavoro di ingegnere meccanico e i molti viaggi di piacere.