Agli inizi del 1943 la città industriale di Terni è sottoposta a continui bombardamenti. L'autore li descrive sinteticamente ma quotidianamente, insieme ad allarmi e incursioni aeree. Con la famiglia viene sfollato in campagna, da dove annota la caduta del governo di Mussolini, l'armistizio dell'8 settembre 1943, i fatti del 1944, con cui interrompe gli appunti.
Un giovane allievo ufficiale di marina dopo l'8 settembre 1943 è a Brindisi in attesa di scegliere la strada da prendere: o rimanere nell'esercito o tornare da borghese a casa. In quel frangente inizia a scrivere una memoria dell'ultimo anno di scuola a Milano, quando faceva il pendolare dal Lago di Como dove la famiglia era sfollata. Parla degli amici, dei compagni, dei professori, del primo amore, dei momenti di spensieratezza durante la guerra. Assiste anche a vari bombardamenti di Milano.
Un gustoso collage del visssuto dell'infanzia e dell'adolescenza di un ragazzino appartenente ad un'agiata famiglia romana che, senza grande convinzione, aderisce alla società fascista del tempo fino agli eventi bellici i quali, pur affrontati senza troppe diffficoltà, segnano l'esistenza del nucleo familiare. Sullo sfondo la vita e le vicissitudini della città e del quartiere dove l'autore vive.
"Noi uscimmo di collegio con la stola battesimale sul petto e la portammo con onore fino al matrimonio". In queste poche parole è riassunta l'intera giovinezza, nonché l'educazione, dell'autrice che, appartenente alla ricca borghesia, ci porterà, col suo diario, a percorrere buona parte del '900: sullo sfondo Firenze con tutta le grandi e piccole storie che, nel loro dipanarsi ed intrecciarsi, toccano la vita delle persone e della città.