Un viaggio col marito tenente di vascello della nave Marco Polo, nello sterminato mondo dell'Estremo Oriente descritto fin nei minimi particolari da una baronessa innamorata della vita mondana e delle tradizioni; un quadro d'epoca ricco di osservazioni che restituiscono un variopinto mondo d'inizio secolo.
Estremi cronologici
1907
Tempo della scrittura
1907
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 1
Dattiloscritto: 4
Allegati
Fotografie
Un viaggio in Africa durante l'estate '88 nelle annotazioni di una etnologa che, senza il marito e la figlia e con alcuni studenti universitari, visita scuole, ospedali e missioni in Egitto, Kenya e Tanzania.
L'autore nasce a Canicattì da una famiglia della piccola borghesia. Frequenta la scuola tecnica e poi da privatista consegue la licenza liceale. Si laurea in giurisprudenza e dopo aver esercitato come avvocato si dedica all'insegnamento. Dopo aver partecipato alla Prima Guerra Mondiale riprende l'insegnamento conseguendo una seconda laurea in lettere. Il testo ripercorre attraverso tantissimi brevi episodi la sua vita, sul sottofondo di vicende storiche importanti che l'hanno attraversata, come le due guerre.
La bellezza e le ricchezze naturali degli stati sudamericani, insieme alla loro storia, al loro clima, alle loro popolazioni dalle origini e dalle usanze più svariate, sono mirabilmente descritte in questa memoria di viaggio della fine del XIX secolo che ci offre, ancora oggi, spunti di riflessione insieme a una piacevole lettura.
Pensieri, principi filosofici e religiosi, aforismi vanno a delineare la visione dell'esistenza di una mente intelligente e colta che trasferisce il suo sentire quotidiano e la sua profonda conoscenza in un "corpus" di riflessioni interessantissimo sull'uomo e su Dio, sulla vita, individuale e sociale, e sulla morte con uno sguardo acuto verso il futuro sempre visto come imprescindibile dal passato.