Nel diario di un dirigente comunista emiliano, nonché sindacalista, la duplice esperienza di amministratore pubblico, presso il comune di Modena, e di giudice popolare al tribunale di Bologna: in entrambi i ruoli tanti casi di coscienza affrontati con slancio idealistico e poco tempo per la vita privata.
Oltre cinquant'anni di militanza politica, di organizzazione delle lotte bracciantili e operaie, di impegno nella pubblica amministrazione, nelle memorie di un comunista lucano, che racconta pochi eventi della sua vita privata ma commenta soprattutto il clima politico italiano, dal fascismo ai nostri giorni, con i DS al governo.
Un lungo viaggio nella memoria di una dipendente comunale, impegnata sin dalla metà degli anni Sessanta, nel promuovere e sostenere la nascita di scuole dell'infanzia, a Reggio Emilia. In nome dello slogan "Una scuola pubblica e gratuita per tutti i bambini dai tre ai sei anni", lotta per ottenere ambienti accoglienti, materiale didattico adeguato e raggiungere, con strutture e mezzi, anche i luoghi più disagiati.
Un novantenne scrive la propria autobiografia. Profugo istriano, si stabilisce in Friuli all'inizio degli anni Cinquanta e lavora prima sulle navi e poi in una centrale termoelettrica. Sindacalista, iscritto al PCI, si dedica alla politica fin da giovane, ricopre incarichi nell'amministrazione locale e si impegna anche a risolvere i problemi dei profughi. Sposato e padre di tre figli, è molto legato alla famiglia, coltiva numerosi interessi e da pensionato resta attivo nella vita pubblica e sindacale.
Estremi cronologici
Inizio presunto: 1931-1937
Fine presunta: 2020-2021