[...] Molte volte, quando attraverso piazza Hortis
Giuseppe Veluscek
Un ragioniere appassionato di letteratura, laico e di idee liberali, redige un diario, che é memoria del proprio passato e acuta analisi della realtà socio-politica del nostro paese: dal secondo dopoguerra alla definitiva annessione di tutta la città di Trieste all'Italia, dalle contestazioni giovanili agli atti terroristici, dai rapporti tra Stato e Chiesa alla nascita di nuovi partiti, sino ai più frivoli fatti di costume e cronaca rosa.
Una commerciante di stoffe mantiene rapporti di lavoro con vari grossisti: dagli anni dell'era fascista fino all'immediato dopoguerra, il prezzo della merce sale costantemente. Alle lettere sono allegate fatture e ricevute fiscali, un tema, cartoline, un campione di stoffa e un volantino propagandistico.
Resoconti e appunti di carattere economico di un ferroviere: stipendi, spese sostenute, prenotazioni di alberghi, viaggi di lavoro e una tanto attesa promozione.
"Dopo queste serate movimentate dalla musica, dai balli, dalle profonde discussioni intellettualistiche. Tornavamo a casa. Mai senza fare all'amore". In queste parole si sintetizza un piccolo spaccato degli anni del benessere, quando molteplici possibilità si presentavano per quanti fossero dotati di ingegno e voglia di fare. Impegno politico e sindacale, attività lavorative, divertimenti, dispiaceri, passioni, contraddizioni e amori si intrecciano nella vita dell'autore, in periodi gravidi di speranze e di sogni in cui tutti anelavano ad un avvenire migliore.