Memorie di un agricoltore pugliese costretto a interrompere gli studi per l'uccisione del padre, ma che, desideroso di istruirsi, frequenta la scuola statale, pur continuando il lavoro nei campi. Le letture lo aprono alla dottrina socialista, che coltiva attivamente. Inizialmente ateo, si converte al cristianesimo quando, improvvisamente, sul fronte carsico, nel 1915 sente fortemente la presenza di Dio che l'accompagnerà per tutta la vita.
Un giornalista di Roma, figlio di un garibaldino, appunta per un trentennio gli eventi più interessanti della sua vita: il suo lavoro di scrittore, la vita familiare, la crescita e le malattie dei tre figli, le loro difficoltà negli studi e nel lavoro, la morte del padre Augusto e di persone care, fino al suo pensionamento, la malattia della moglie e la morte della giovane figlia. Il tutto contemporaneamente alle vicende storiche e politiche di quel periodo, che arriva fino alla vigilia della Seconda guerra mondiale.
Le gioie e le pene dell'amore affligono questo adolescente dei primissimi anni del secolo scorso, combattuto tra il desiderio della donna ideale da amare perdutamente e la realtà della vita dominata da gelosie, incertezze e diffidenza, facendolo crescere e aiutandolo a trovare la propria strada e la propria autodeterminazione.
"Dopo queste serate movimentate dalla musica, dai balli, dalle profonde discussioni intellettualistiche. Tornavamo a casa. Mai senza fare all'amore". In queste parole si sintetizza un piccolo spaccato degli anni del benessere, quando molteplici possibilità si presentavano per quanti fossero dotati di ingegno e voglia di fare. Impegno politico e sindacale, attività lavorative, divertimenti, dispiaceri, passioni, contraddizioni e amori si intrecciano nella vita dell'autore, in periodi gravidi di speranze e di sogni in cui tutti anelavano ad un avvenire migliore.